E tu perchè?

Correre è una metafora per descrivere un atteggiamento nei confronti della vita. Non ho la chiave di questa metafora ma la devi cercare dentro di te. 

Ma non è così all'inizio, quando decidi di iniziare.

All’inizio ti annoi un po’, corri 5 o 10 minuti prima che il fiato ti abbandoni e le gambe diventino di legno; la vita sedentaria che hai fatto fino a oggi si fa sentire.

Se riesci a non mollare prima di due o tre uscite, ti rendi conto che è facile fare progressi; ogni volta riesci a correre un po’ più a lungo e un po’ più lontano e ti senti meglio, la corsa comincia a piacerti, arrivare alla fine sudato ma rilassato ti fa sentire vivo. E’ questo il momento magico: non si annulla la fatica, ma capisci che è una fatica “buona”, che ti fa stare meglio,più concentrato, più tranquillo, più resistente. Con il tempo tutto questo si trasforma in una cosa per cui essere impaziente di uscire, perché diventi consapevole dei benefici che ne trai.

E poi: correre è divertente. Basta guardare i bambini al parco, guarda i loro volti. Corrono, e si divertono correndo; tu lo hai solo dimenticato.

E arriva il momento in cui ti senti chiedere perché lo fai. E ti trovi a riflettere su di te, su cosa ti è successo, su cosa stavi cercando e su cosa hai trovato.

Ma facciamo un passo indietro: qui sembro dare per scontato che la transizione da “cheppalle” a “cheffigata” sia automatica in realtà non è così. E’ difficile.

Non tutti nascono con una determinazione d’acciaio e ci sono alcune contromisure che ti possono aiutare a superare gli ostacoli; il segreto sono i piccoli passi.

Uno degli scogli più grossi da superare, specie all’inizio, è trovare la forza di cominciare, di metterti le scarpe e andare. Ci sono un milione di motivi che in questo momento ti sembrano validissimi per rimanere a casa e rimandare a domani.

Non rimpiangerai mai di essere uscito e averlo fatto, ma rimpiangerai sempre di essere rimasto a casa.

Si corre per stare bene, si corre per ritrovare se stessi, si corre per sentire il vento che ti accarezza, si corre per stare con gli amici, a volte per il risultato, ma stavolta si  corre per qualcosa di più.

Stavolta si corre per dare voce a chi voce non ne ha più, stavolta si corre per non dimenticare chi dimentica, stavolta si corre per non dimenticare chi è dimenticato.


Sara

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Commenti: 6
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