Ta- dan... rieccomi!!!

Buonasera amici,
Ta- dan, ricomparsa, tra uno starnuto e l'altro (solo un misero raffreddore ma è davvero indisponente) come la fata madrina di Cenerentola!

Spero che stiate tutti bene e che possiate godervi un buon fine settimana (non fate troppo i ganzi nei locali, e se avete la macchina, attenzione al bicchiere di troppo, dice mamma in versione 2.0),e per quanto banale è bello immaginare che tra i vostri impegni e del sano relax, idealmente mi facciate compagnia.
So a che tema è dedicata la giornata di oggi,e per quanto io creda che di violenza sulle donne sia doveroso parlarne (e fare qualcosa di reale, nelle alte sfere per prevenirla).

Mi sono chiesta se non fosse più giusto parlare dei sentimenti che rendono... concreto il dopo, e sopportabile il prima.

Si perché io credo che ci voglia fierezza per dirsi che la vita non ti ha spezzato del tutto e farti andare oltre una vita che fa schifo.Ed è diverso dall'avere coraggio:si perché il coraggio é associato a qualcuno che è diventato forte, a un atto di cambiamento,a un passo davvero grande. Ed invece ritrovare in sè stessi dei motivi per essere contenti,per essere consapevoli che la nostra vita é importante, è un percorso che si snoda nel quotidiano,che ci fa rendere conto che nessuno è fragile, ma tutti siamo delicati, è un guardare al proprio camminare,persino quando non si cammina.

Ed è un sentimento comunitario,umano.
Si perché se l'essere donna rende troppo spesso vittima di cose che non vanno, il tema del dolore è universale. Poiché un uomo che è stabile, sensibile e buono,non sarà mai un aguzzino per nessuno, sopratutto per la sua donna.Ci vuole cultura, ci vuole insegnamento, perché essere al mondo, avere il proprio posto nel mondo e portarlo avanti con dignità, non è così scontato.
Capire come toccare, come voler essere toccati, essere educati, essere onesti, essere persone che corrono nella direzione giusta, e sanno quando fermarsi, non è ovvio.

E' questione di esempio,è questione di capire di essere al centro,di porre domande e non pensare di avere tutte le risposte, di mettersi nella condizione di scoprire, scoprendosi. Ed avere rispetto non é questione di avere le palle o le ovaie, fare muro contro le ingiustizie non è questione di sorellanza o di non fare il teatrino che le donne devono sempre e per forza essere nemiche e mai alleate,così come il cogliere i segnali non è solo e soltanto parlare. Avere una società più sana, senza uomo predatore e donna puttana,senza stereotipi che fanno nascere pregiudizi, senza fobie che spesso non hanno ragion d'essere, è possibile.Le parole hanno un peso,i gesti di più e ci sono una miriade di cose che vale la pena conoscere,capire, per poi riuscire a debellare. E ognuno lo fa a suo modo, con i propri momenti di debolezza, con le proprie incazzature, con i momenti in cui te la prendi con te stesso, con la vita, e con l'inquilino del piano di sopra persino se sei ateo.Ma credo che ognuno di noi, ci provi.A rendere migliore il capitale umano.A marginalizzare gli stronzi e a essere dalla parte giusta, se ne esiste una, ad andare a dormire sereno.
Io ci credo nel capitale umano. Ci credo che ancora non ci basti solo la virtualità.

Per questo vi sfido, il 17 DICEMBRE, ad ASCONA, ALLE 11,ci sarà la corsa da Nadal, io non vi dico di venire e basta chi può, ma di venire, cercarmi, e darmi un abbraccio. Poco importa se non ci conosciamo,ma è un gesto. è un qualcosa di buono che dà calore. E' un condividere un attimo, un conoscersi,che se proprio non ci conosciamo, verrà dopo. Abbracciare una sconosciuta é questione di cuore e di volontà, perché ci vuole faccia tosta, persino se questa sono io cioè un idealista con la carrozzina gialla.

E' mettere un mattoncino nel cuore di qualcuno, andare oltre il pregiudizio di una visione seduta della vita, essere il regalo con il fiocco per qualcuno. Per me.
Mi riconoscete sarò quella in carrozzina gialla con il cappello di babbo natale con le stelle che blincano.

Spero di avere con me tante persone nuove, tante persone che mi conoscono, e tanti tanti atleti a cui rubare un meritato biscotto e con cui dividere gli auguri.

E so di dirvi molto,ma alle persone che entrano qui e sono atlete, invece di fare tempi da paura, per una volta,provate a correre con me,prendetelo come l'accendere un fiammifero senza avere paura del vento.

E' una piccola cosa, una catena,il mio modo di esserci.Siateci anche voi.Perché le grandi battaglie,iniziano da un desiderio,piccolo piccolo.

A voi,

La sempre folle

 

D. a rotelle.