Caro Cancro ti scrivo, cosi' mi distraggo un po'...

Caro Cancro,

pare che il tuo nome faccia una paura folle, che porti con sé un tornado di angoscia indescrivibile e io credo sia vero,ma sia anche troppo semplice definirti come un fiume senza argini che porta solo devastazione.

Mi piace pensare che tutti, dinanzi a una sfida- per quanto difficile- riescano ad avere una visione globale, e quindi di fronte ad una massa d'acqua che corre libera e che ci riempie di dubbio,riusciamo a percepirne il canto. Che è il frutto, ciò che di formativo,porta il dolore.

Si è frustrante ma spesso non è della fatica che porti con te che ci lamentiamo, non è del sacrificio che ci lascia addosso cicatrici , e nemmeno delle tante rinunce che avere un problema fisico, porta con sé, ma  se non si fanno i capricci è  perché la grande speranza  sta che ne valga, davvero, la pena.

Per qualsiasi cosa, questo è il grande desiderio: che non vada perduto mai.

E non succede mai che le cose importanti non rimangano in noi, perché innescano cascate di amore profondo,che al femminile, si colorano di rosa. Un fiume per contrastare il male, fatto di voci piene di parole buone, mani che si stringono e gambe che corrono, e spingono al massimo: di donne che fanno squadra e si ritrovano sorelle,nell'idea che tu cancro, non sei che un inquadratura per un fotogramma più ampio.

La sorellanza è un valore così raro a vedersi che quando accade, dà la stessa emozione che si prova nel vedere un miracolo,ma è ancora meglio,perché in questo caso vuol dire parteciparvi.


Sì troppo spesso si dice che gli uomini sono naturalmente portati al cameratismo e noi al contrario,quando siamo insieme,rischiamo soltanto invidie e recriminazioni. Ma posso dirti caro tumore,che questa domenica non è stato minimamente così. Ho visto una solidarietà profonda,cuori e cuori che, in un mare di sfumature pink, hanno  battuto allo stesso ritmo, pompando forza nella stessa direzione.Ho visto ciò che posso definire come un canto puro nell'essere umano, uno spirito incontaminato, come la neve che rende bianca ogni cosa e purifica ogni pensiero, e ciò che siamo davvero, prima che qualcosa riesca a sporcare con radici malvagie e nere la nostra luce. Ho visto uno scorcio di bellezza vera.

E mi è venuto da pensare che noi, nasciamo così partoriti dall'universo della gioia, pieni di stupore, capaci di cose meravigliose, di racconti di pace.

E se ce ne dimentichiamo,basta capire che possiamo esserci per gli altri,per ricordarcelo,che possiamo farci portatori di un messaggio di vicinanza,che a conti fatti,è universale, talmente universale che ha spinto tre bei maschioni,a prendere parrucca, glitter e buonumore e trasformarsi in donna, non tanto per dire, "sono come te" ma piuttosto "sono con te". Quindi vedi Dolore, il guardarti in positivo ha anche il potere di sconvolgere con una valanga di tenerezza, e non terrore.


Sì l'amore fa credere a uomini pieni di sentimenti brillanti, al di là di ogni notte buia del nostro tempo, di ogni sforzo, di ogni crollo. Altruismo è dare poca importanza al sudore,ma abbracciare comunque,è capire che il traguardo non è una linea segnata da qualcuno,ma la voglia di far sì che il concetto di impossibile non sia più tale,è il sognare insieme,è l'usare il proprio corpo "per fare".

E si fa tanto, partecipando, mettendosi in discussione, dando, come hanno fatto tutti coloro che sono andati controvento con me, e con Sidona,una bellissima fatina di cioccolato fondente e occhioni grandi. Si diventa strumenti per una musica che diventa legame.

Si diventa Tribù, ridendo con gli amici di "#Celaposso fare" perché giocando si impara a donare,perché ritrovandosi è bello ancora una volta,emozionare.

Quindi NON ABBIATE PAURA di sentirvi attraversare le viscere da qualcosa : la paura, l'angoscia, il coraggio, la fragilità, il crollo, la ripresa, tutto, tutto è parte di quella meravigliosa esperienza chiamata Vita. E nella  forza ogni cosa è amplificata, acuita, estesa... E' come vivere più a lungo, anche se a volte si sente la resa, ma il dolore lo può sentire solo chi è vivo,quindi tu cancro non sei sempre tanto tanto cattivo, se ci fai scoprire cosa è capace di fare, chi lotta,insieme.

Mi commuove profondamente il sapere quanto l'essere in salute sia un dono meraviglioso, il poter esprimere desideri nuovi ogni giorno,dicendo grazie per questo dandoci obiettivi che  abbiano a che fare con il rimanere onesti, non diventare mai cattivi e non smettere mai di continuare a camminare.

Mi rende consapevole di te, male oscuro, la domanda, al contrario "perché non a me?" invece del canonico, "Perché a me?". Mi rende grata alla vita l'aver imparato che per quanto possa essere complesso fare i conti con il soffrire, il capire che nessuno ne è esente,rende attenti al percorso di ciascuno. Il sapere che "non a me" non vale per nulla, mi fa pensare che tutti possiamo impattare nel percorso di un altro, ma non come un pericolo o un caso, ma come un alleato, un compagno, un amico.

Perché per quanto sia difficile comprendere una sofferenza che non sia la propria e un dolore che, spesso si insinua tra la pelle dell'anima, alla fine della fragilità, io so che si può fare la differenza.Che l'unione rende invincibili.

So che le persone da non lasciar andare mai, sono quelle che non vogliono mai limitarci, per le quali noi, non solo siamo in grado di fare ogni cosa, ma che lottano per renderla fattibile. Che per quanto sia apparentemente insensato quello che vorremmo,amano la nostra follia,perché è parte di un qualcosa di nascosto,di prezioso. Sono le persone che sanno come prenderci,che parole usare, che hanno la capacità di essere sincere, anche spietatamente sincere, ma senza ferirci.

So che c'è chi aiuta in silenzio e accetta     quando noi non parliamo, perfino quando non lo comprendono, ma sono bravissimi a capire di cosa abbiamo bisogno senza troppo bla bla inutile.

So che c'è chi condivide con noi momenti davvero speciali, che ha afferrato il nostro cammino e non lo lascia, nemmeno se è un viso sconosciuto.

Le persone da non perdere, quelle che ci danno un paio di guantoni contro le difficoltà della vita, anche non conoscendoci bene, le condividono.

E in un mare, che è la forza delle donne, per altre donne, io ho visto chi lotta, non solo per avvicinare, ma per stare vicino.

Quindi un abbraccio a te, caro cancro, perché so che presto smetteremo di camminare nella stessa direzione, e tutti insieme,potremo considerare, questa corsa,con il tempo e il coraggio, vinta,sempre.